Come funziona la tornitura del Teflon

tornitura del Teflon

Le padelle antiaderenti che tutti o quasi possediamo nelle nostre case, pratiche e utilissime, sono dotate di un rivestimento che consiste in un composto a base di fluoro. Questo è solo uno dei modi possibili di usare il teflon, che col crescere degli strati che rivestono il metallo, e del loro spessore, aumenta anche la resistenza del tegame che sarà inoltre più semplice da pulire.

Si tratta dunque di un composto che è dotato di una notevole resistenza alle sostanze chimiche, non è infiammabile e non è un conduttore elettrico, ha un’ottima resistenza all’invecchiamento e un basso coefficiente di attrito. Queste sue caratteristiche lo rendono un materiale molto utilizzato, anche in tanti altri modi.

La tornitura del teflon

Molte materie plastiche (come nylon, teflon, PVC) sono indicate per i processi di produzione industriale con macchine utensili come i materiali metallici. Attraverso la lavorazione meccanica di semilavorati di materie plastiche è possibile per un’officina meccanica di precisione realizzare particolari meccanici come perni, anelli o boccole.

Una torneria certificata, dunque, può utilizzare per la tornitura del teflon gli strumenti che in genere servono per lavorare i metalli. Nel corso della lavorazione è opportuno ricorrere a liquidi o sostanze refrigeranti e inoltre vanno usate punte lubrificate, e nel caso di forature lunghe va estratto frequentemente l’utensile dal pezzo per eliminare i trucioli e migliorare il raffreddamento.

La lavorazione laser

Un aspetto interessante è poi quello della lavorazione laser del teflon, che è resa altamente compatibile dalla sua elevata temperatura di fusione e dall’assenza di reticolazione. Attraverso la lavorazione digitale di materiali mediante laser si può modificare la forma di un materiale, e nel caso del teflon funzionano i processi di taglio, incisione e marcatura laser.

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