Fresatura meccanica: i possibili utilizzi

La fresatura è una particolare tipologia di lavorazioni meccaniche CNC che viene utilizzata in diverse situazioni, per operazioni quali la fresature di estremità, la fresatura a smusso, la spianatura di superfici. Può essere altresì usata come alternativa alla foratura, svasatura e filettatura. In questo modo, la fresatura meccanica consente di realizzare fori ciechi, passanti, filettature, cavità per una vasta tipologia di superfici.

Nello specifico, la fresatura meccanica serve per asportazione di truciolo metallico attraverso il moto rotatorio di un utensile a taglienti diversi. Di solito questa lavorazione meccanica CNC viene impiegata per la creazione di forme non simmetriche particolarmente complesse. Con la fresa meccanica possono effettuarsi fori, fessure, tasche, scanalature o profili tridimensionali. Ovviamente, questo dipende dal tipo di fresa utilizzata.

Esistono, infatti, diversi tipi di fresa a seconda delle lavorazioni da effettuare, con geometrie diverse:

  • Frese elicoidali
  • Frese a denti sfalsati
  • Frese ad angolo doppio
  • Frese piane
  • Frese a candela
  • Frese a smussare
  • Frese frontali

La fresa CNC viene utilizzata principalmente all’interno di processi di produzione di lotti di quantità limitata, prototipi o elementi progettati su misura. Questo strumento viene impiegato anche per fabbricare utensili impiegati in altri processi come ad esempio gli stampi tridimensionali. L’elevata precisione ottenibile con la fresatura meccanica fa sì che questa possa essere utilizzata anche con alcuni semilavorati ottenuti tramite un processo diverso, aggiungendo caratteristiche ad elevata precisione su un pezzo già lavorato.

Come funziona la meccanica CNC?

Prima di approfondire il tema dei macchinari cnc, facciamo un passo indietro: cosa sono i lavori in cnc e in cosa consiste la meccanica cnc, perché è diventata così fondamentale per le aziende di tutto il mondo? 

Cosa vuol dire meccanica cnc 

La formula cnc sta per controllo numerico computerizzato (deriva dall’inglese computer numerical control) e nel suo significato si trova proprio la sua funzione primaria. Le macchine cnc ricevono input da un software interno, dentro il quale si inseriscono i dati relativi alla tipologia di produzione e lavorazione che si intende effettuare, il numero di componenti necessari, la dimensione e il materiale utilizzato. Il software è programmato per eseguire questi “ordini” imposti dall’esterno e una volta avviato realizza con estrema rapidità e precisione tutto ciò che gli è stato richiesto (o “ordinato” appunto) in precedenza. Facile, veloce, preciso. Incredibile, vero? Inutile dirvi, però, che la sequenza di istruzioni da inserire all’interno del software deve essere altrettanto preciso. Non temete, comunque: ci sono programmi da utilizzare davvero molto facili e intuitivi, dunque non avrete troppe difficoltà. 

La prima macchina cnc 

Anche se oggi sempre più macchinari decidono di svolgere lavori utilizzando la meccanica cnc, il primo vero cnc risale agli anni Quaranta del Novecento, per la lavorazione dell’albero a camme di un motore di un aereo (impossibile da raggiungere fisicamente e quindi era necessario monitorarlo a distanza). 

Il motivo per cui ancora oggi i lavori siano spesso in cnc è che con questa tecnologia si risparmia davvero tanto tempo (e, perché no, anche tanti soldi).