Procedimenti per la tornitura del teflon

Rivestimento antiaderente per eccellenza (per intenderci è lo stesso che solitamente ricopre e protegge le nostre padelle in cucina), il teflon è un materiale sintetico pressoché moderno, derivato dal fluoro e impiegato per rendere i materiali più resistenti e durevoli nel tempo.  Nasce come polvere bianca e volatile per poi trasformarsi in pellicola di copertura, completamente isolante e perfetta per proteggere anche i materiali altamente logorabili.  Resistendo a un calore che supera decisamente i 300 gradi, il teflon è utilizzato senza dubbio per proteggere il pentolame della nostra casa, ma anche per coprire filtri, guarnizioni e valvole e proteggerle dall’usura data da tempo e impiego costante.  

Per lavorare il teflon, però, è necessario quello che solitamente si chiama tornitura. Vediamo insieme di cosa si tratta. 

Attraverso la tornitura del teflon, il materiale si applica perfettamente al metallo da proteggere, rendendolo più robusto e resistente – e pronto, quindi, per l’utilizzo. Immaginate, ora, una pentola senza lavorazione del teflon su di essa: col tempo, non solo rischierebbe di logorarsi, ma addirittura risulterebbe potenzialmente dannosa, anche per il nostro organismo. Grazie al teflon, invece, il materiale è protetto e in grado di resistere all’usura e al tempo che scorre inesorabile. La tornitura del teflon può avvenire utilizzando macchinari CNC, cioè a controllo numerico, grazie ai quali è possibile comunicare a un software il numero di prodotti finiti da realizzare e il resto del lavoro spetterà poi al macchinario stesso, che procederà indisturbato alla lavorazione del prodotto finale. 

Officina meccanica di precisione: di cosa si occupa?

Un’officina meccanica di precisione si occupa della realizzazione di tutte quelle componenti particolari che non possono essere realizzati altrove. Infatti, la realizzazione di tali parti richiede l’ausilio di macchinari e personale altamente qualificato, che sia in grado di modificare i diversi parametri al fine di ottenere un pezzo perfetto in tutte le sue parti. Sul territorio nazionale sono presenti vari tipi di officine meccaniche di precisione, che offrono ai propri clienti diversi servizi come ad esempio la zincatura meccanica e tanto altro ancora. Ovviamente in base alle proprie esigenze si avrà un costo di realizzazione differente. Ad esempio se si ha bisogno di realizzare componenti da zero bisognerà rivolgersi alle aziende che possiedono una cnc per alluminio o altri metalli.  

A cosa serve la cnc? La macchina cnc è un macchinario che grazie all’utilizzo di vari trapani e piallatrici riesce a ricreare qualsiasi oggetto da un blocco unico di alluminio, acciaio o qualsiasi altro materiale si voglia. Ovviamente, per la realizzazione di un pezzo finito, bisogna prima realizzare un progetto al computer che successivamente viene inserito all’interno del macchinario che a sua volta procederà con la realizzazione vera e propria del pezzo. Per utilizzare tali macchinari c’è bisogno di una specializzazione, infatti, i macchinari a controllo numerico richiedono competenze particolari che vanno acquisite partecipando a corsi e lezioni specializzate.  

A chi rivolgersi per la realizzazione di tali pezzi? Per la costruzione di componenti tramite cnc bisogna rivolgersi solo ed esclusivamente alle aziende leader nel settore che possono realizzare componenti perfette in tutte le loro parti con un costo nettamente minore rispetto a quello che si avrebbe acquistando il macchinario e realizzando le componenti nella propria azienda. È importante sapere che sul territorio sono presenti molte aziende che offrono questo tipo di servizio, seppur bisogna fare una grossa distinzione da quelle non autorizzare e quelle autorizzate. Oltre alla cnc è possibile richiedere l’ausilio anche di una tornitrice per la realizzazione di componenti che devono essere realizzate con dimensioni e forme particolari che la cnc non riesce a replicare. Ovviamente, anche in questo caso, sul territorio nazionale sono presenti varie aziende che offrono tale servizio. È importante rivolgersi ad una torneria autorizzata così da ottenere un servizio completo e professionale. Insomma, la realizzazione di tali componenti richiede l’intervento di macchinari unici nel loro genere che permettono di realizzare praticamente ogni tipo di componente si voglia in modo pratico e veloce. 

Tornitura teflon, come si effettua questa lavorazione

Ne avrete sicuramente sentito già parlare e buona parte dei vostri utensili da cucina sono composti da questo materiale: il teflon è il re delle nostre case, anche e soprattutto per via della sua incredibile resistenza e per la sua tendenza a durare molto a lungo nel tempo. Ampiamente utilizzato per rivestire pentole e padelle antiaderenti, il teflon si trova spesso anche in guarnizioni, filtri, valvole e protezioni che siano anticorrosive e antiadesive. Non è solo molto resistente, è anche particolarmente malleabile, al punto che lavorarlo al tornio non è particolarmente difficile. La tornitura del teflon è, infatti, molto diffusa, purché però si seguano determinati accorgimenti, volti a rendere la lavorazione del prodotto sicura e senza il rischio di danni collaterali durante il processo. 

Prima di lavorare il teflon al tornio, preoccuparsi che gli utensili siano affilati. Appurata questa cosa, prestare la massima attenzione ai trucioli derivati dalla tornitura del teflon, perché potrebbero incastrarsi all’interno del macchinario e comprometterne le funzionalità (ma potrebbero banalmente anche attaccarsi alle mani e rendere complicati ulteriori movimenti).  Per la tornitura del teflon si utilizzano in generale gli stessi strumenti che servono per lavorare i metalli: essendo, però, un materiale plastico, il teflon ha semplicemente bisogno di qualche accorgimento in più, per evitare che il materiale si comprometta durante la lavorazione. 

Quella della tornitura è una pratica sempre più diffusa, perché è facile, pratica, relativamente economica e può produrre risultati anche notevoli in pochissimo tempo. 

Rinforzare i metalli con la zincatura meccanica

La zincatura meccanica è un procedimento fondamentale per rendere i metalli più resistenti, soprattutto se si tratta di farli resistere alla corrosione. Si differenzia da quella elettrolitica per il procedimento utilizzato: nella zincatura elettrolitica, infatti, si lavora a basse temperature e gli oggetti sono immersi in una soluzione elettrolitica a base di zinco; nella zincatura meccanica, invece, si lavora a temperature più elevate e la polvere di zinco viene fatta frizionare sui metalli all’interno di una betoniera che fa ruotare i materiali.

Cosa è meglio, la zincatura meccanica o quella elettrolitica? Dipende dal risultato finale e dall’impiego del materiale lavorato, ma in linea di massima è la zincatura meccanica la più vantaggiosa, per diversi motivi.

  • La zincatura meccanica è più economica – Lavorando su grandi quantità, la zincatura meccanica consente di operare in breve tempo e a costi davvero molto contenuti.
  • La zincatura meccanica è più resistente – Rispetto all’elettrolisi, l’applicazione meccanica dello zinco si rivela molto più resistente nel lungo termine – ed è per questo motivo che è più favorita rispetto a quella elettrolitica.

Non è tutto, lavorando ad altissime temperature, la zincatura meccanica favorisce un’applicazione della polvere di zinco in modo molto più resistente e durevole. La zincatura serve a rendere i materiali più resistenti nella loro superficie. Si tratta di un procedimento molto importante (e questo vale sia per la zincatura meccanica che per quella elettrolitica), perché i metalli diventino più robusti e in grado di resistere alla corrosione.

Migliorare le prestazioni dell’acciaio con la carbonitrurazione

L’acciaio è un materiale molto resistente. Ma non lo sarebbe così tanto senza una serie di procedimenti che precedono immediatamente la sua messa in commercio.

Uno dei processi termochimici più diffusi e che servono a ridurre i rischi di usura dell’acciaio è la carbonitrurazione: durante tale processo, il metallo subisce un trattamento ad altissime temperature (siamo intorno agli 800°) co miscele liquide o gassose come carbonio e azoto. Alla fine di questo processo, il metallo risulta molto più resistente e robusto, i rischi di usura si riducono sensibilmente  e il materiale è quindi pronto per essere messo in commercio.

Anche se all’apparenza sembra un procedimento particolarmente invasivo, la verità è che la carbonitrurazione si può applicare a diverse tipologie di acciai e metalli ed è perfetta anche per componenti di piccolo spessore, come ad esempio ingranaggi, pistoni, rulli e cuscinetti.

Tutti i metalli vengono lavorati con lo scopo di rendere la loro superficie molto più robusta e resistente, altrimenti non sarebbero così duraturi come effettivamente sono nel momento in cui li utilizziamo.

I vantaggi di un processo come la carbonitrurazione sono numerosi: tra questi c’è sicuramente la possibilità di irrobustire anche acciai non legati, automatici e da costruzione. Ma non è tutto: in questo modo è possibile mantenere un cuore elastico all’interno o addirittura decidere di indurire solo determinate parti del materiale (come ad esempio quelle a diretto contatto con l’esterno).