Quando serve la zincatura meccanica?

Zincatura meccanica

Conosciuta anche col nome di sherardizzazione, la zincatura meccanica è una lavorazione dei metalli ampiamente utilizzata in ambito industriale, soprattutto per rinforzare parti molto piccole, come viti, chiodi, rondelle. Come suggerisce il nome, si tratta di un procedimento meccanico con il quale si riveste il metallo con una patina di zinco, grazie alla quale il metallo stesso diventa più resistente a urti, danni e corrosioni. 

Come avviene la zincatura meccanica?

Proviamo a spiegarvelo in pochi e semplici passi. Come abbiamo già anticipato, la zincatura è prevista soprattutto se siamo in presenza di particolari metallici molto piccoli: questi vengono inseriti all’interno di una macchina e sottoposti a rotazione all’interno di un girello che si muove ad altissime temperature. 

Il macchinario utilizzato per le zincature somiglia molto a una betoniera, la cui temperatura interna oscilla tra i 300 e i 400 gradi. All’interno di questa specie di betoniera viene inserita la polvere di zinco che serve a posarsi sui materiali lavorati e a creare quella patina di cui parlavamo poco fa, utile a rendere il metallo più robusto e più resistente. Lo spessore della zincatura varia a seconda delle esigenze: come è facile intuire, più è spessa la patina di zinco, più resistente sarà la copertura. Solitamente esistono tre livelli di copertura: una tra i 5-10 micrometri, una tra i 10-30 micrometri, una che va addirittura oltre i 30 micrometri. 

Qualunque sia il livello di cui avete bisogno, la zincatura meccanica è sempre consigliabile, se si vuole fa durare più a lungo un determinato materiale. 

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