La zincatura meccanica per rinforzare i materiali

Anche un metallo può deteriorarsi. Se succede, però, è perché non è stato lavorato nel modo giusto per preservarlo da eventuali corrosioni o danni dati dall’usura. Intendiamoci, la corrosione e il logoramento da usura sono processi di deterioramento assolutamente naturali che spesso semplicemente determinano il tempo che passa o sono segno di un’interazione di un metallo con l’ambiente esterno (sole, vento, sale, cambiamenti climatici, agenti atmosferici, polveri, ecc.).

Contrastare questo procedimento, però, non è impossibile: in questi casi, si ricorre a un procedimento detto zincatura meccanica, che lavora sulla parte superficiale ed esterna dei materiali per renderli più robusti, più resistenti, più duraturi nel tempo. La zincatura serve proprio a questo, a preservare un metallo e a migliorare le sue prestazioni, per farlo durare più a lungo. 

La zincatura meccanica è affidabile e sicura e garantisce un risultato al 100%. Per effettuare questo tipo di lavorazioni, però, è necessario affidarsi a professionisti del settore. Professionisti come TMG, che da tantissimi anni lavorano per garantire ai propri clienti standard elevatissimi e risultati comprovati e garantiti. 

Meccanica TMG, operando nel settore delle lavorazioni meccaniche di fresatura, garantisce l’utilizzo di materiali certificati e qualificati, che lavorano nel pieno rispetto delle normative vigenti, offrendo così un servizio efficace e sicuro. Se siete alla ricerca di professionisti del settore che vi sappiano garantire un servizio sicuro ed efficace, TMG è certamente il posto giusto per voi. 

Quando serve la zincatura meccanica?

Conosciuta anche col nome di sherardizzazione, la zincatura meccanica è una lavorazione dei metalli ampiamente utilizzata in ambito industriale, soprattutto per rinforzare parti molto piccole, come viti, chiodi, rondelle. Come suggerisce il nome, si tratta di un procedimento meccanico con il quale si riveste il metallo con una patina di zinco, grazie alla quale il metallo stesso diventa più resistente a urti, danni e corrosioni. 

Come avviene la zincatura meccanica?

Proviamo a spiegarvelo in pochi e semplici passi. Come abbiamo già anticipato, la zincatura è prevista soprattutto se siamo in presenza di particolari metallici molto piccoli: questi vengono inseriti all’interno di una macchina e sottoposti a rotazione all’interno di un girello che si muove ad altissime temperature. 

Il macchinario utilizzato per le zincature somiglia molto a una betoniera, la cui temperatura interna oscilla tra i 300 e i 400 gradi. All’interno di questa specie di betoniera viene inserita la polvere di zinco che serve a posarsi sui materiali lavorati e a creare quella patina di cui parlavamo poco fa, utile a rendere il metallo più robusto e più resistente. Lo spessore della zincatura varia a seconda delle esigenze: come è facile intuire, più è spessa la patina di zinco, più resistente sarà la copertura. Solitamente esistono tre livelli di copertura: una tra i 5-10 micrometri, una tra i 10-30 micrometri, una che va addirittura oltre i 30 micrometri. 

Qualunque sia il livello di cui avete bisogno, la zincatura meccanica è sempre consigliabile, se si vuole fa durare più a lungo un determinato materiale. 

Officina meccanica di precisione: di cosa si occupa?

Un’officina meccanica di precisione si occupa della realizzazione di tutte quelle componenti particolari che non possono essere realizzati altrove. Infatti, la realizzazione di tali parti richiede l’ausilio di macchinari e personale altamente qualificato, che sia in grado di modificare i diversi parametri al fine di ottenere un pezzo perfetto in tutte le sue parti. Sul territorio nazionale sono presenti vari tipi di officine meccaniche di precisione, che offrono ai propri clienti diversi servizi come ad esempio la zincatura meccanica e tanto altro ancora. Ovviamente in base alle proprie esigenze si avrà un costo di realizzazione differente. Ad esempio se si ha bisogno di realizzare componenti da zero bisognerà rivolgersi alle aziende che possiedono una cnc per alluminio o altri metalli.  

A cosa serve la cnc? La macchina cnc è un macchinario che grazie all’utilizzo di vari trapani e piallatrici riesce a ricreare qualsiasi oggetto da un blocco unico di alluminio, acciaio o qualsiasi altro materiale si voglia. Ovviamente, per la realizzazione di un pezzo finito, bisogna prima realizzare un progetto al computer che successivamente viene inserito all’interno del macchinario che a sua volta procederà con la realizzazione vera e propria del pezzo. Per utilizzare tali macchinari c’è bisogno di una specializzazione, infatti, i macchinari a controllo numerico richiedono competenze particolari che vanno acquisite partecipando a corsi e lezioni specializzate.  

A chi rivolgersi per la realizzazione di tali pezzi? Per la costruzione di componenti tramite cnc bisogna rivolgersi solo ed esclusivamente alle aziende leader nel settore che possono realizzare componenti perfette in tutte le loro parti con un costo nettamente minore rispetto a quello che si avrebbe acquistando il macchinario e realizzando le componenti nella propria azienda. È importante sapere che sul territorio sono presenti molte aziende che offrono questo tipo di servizio, seppur bisogna fare una grossa distinzione da quelle non autorizzare e quelle autorizzate. Oltre alla cnc è possibile richiedere l’ausilio anche di una tornitrice per la realizzazione di componenti che devono essere realizzate con dimensioni e forme particolari che la cnc non riesce a replicare. Ovviamente, anche in questo caso, sul territorio nazionale sono presenti varie aziende che offrono tale servizio. È importante rivolgersi ad una torneria autorizzata così da ottenere un servizio completo e professionale. Insomma, la realizzazione di tali componenti richiede l’intervento di macchinari unici nel loro genere che permettono di realizzare praticamente ogni tipo di componente si voglia in modo pratico e veloce. 

Rinforzare i metalli con la zincatura meccanica

La zincatura meccanica è un procedimento fondamentale per rendere i metalli più resistenti, soprattutto se si tratta di farli resistere alla corrosione. Si differenzia da quella elettrolitica per il procedimento utilizzato: nella zincatura elettrolitica, infatti, si lavora a basse temperature e gli oggetti sono immersi in una soluzione elettrolitica a base di zinco; nella zincatura meccanica, invece, si lavora a temperature più elevate e la polvere di zinco viene fatta frizionare sui metalli all’interno di una betoniera che fa ruotare i materiali.

Cosa è meglio, la zincatura meccanica o quella elettrolitica? Dipende dal risultato finale e dall’impiego del materiale lavorato, ma in linea di massima è la zincatura meccanica la più vantaggiosa, per diversi motivi.

  • La zincatura meccanica è più economica – Lavorando su grandi quantità, la zincatura meccanica consente di operare in breve tempo e a costi davvero molto contenuti.
  • La zincatura meccanica è più resistente – Rispetto all’elettrolisi, l’applicazione meccanica dello zinco si rivela molto più resistente nel lungo termine – ed è per questo motivo che è più favorita rispetto a quella elettrolitica.

Non è tutto, lavorando ad altissime temperature, la zincatura meccanica favorisce un’applicazione della polvere di zinco in modo molto più resistente e durevole. La zincatura serve a rendere i materiali più resistenti nella loro superficie. Si tratta di un procedimento molto importante (e questo vale sia per la zincatura meccanica che per quella elettrolitica), perché i metalli diventino più robusti e in grado di resistere alla corrosione.

Come preservare i componenti meccanici dalla corrosione: la zincatura meccanica

La corrosione dei materiali meccanici è un fenomeno che porta al deterioramento graduale degli oggetti, a causa dell’interazione con l’ambiente circostante. Gli effetti della corrosione fanno sì che i componenti vadano incontro ad un processo irreversibile di decadimento delle loro proprietà. In genere essa viene associata ai metalli, ma in realtà può riguardare anche altri materiali, come ad esempio il legno e la plastica. Per questo motivo è necessario sottoporre i componenti meccanici a trattamenti che li preservino da questo fenomeno naturale di degradazione lenta ma continua, ricoprendoli con uno strato resistente che li proteggerà dalle aggressioni chimiche.

L’efficacia della zincatura meccanica

Grazie al ricorso alla zincatura meccanica è possibile ottenere un’ottima resistenza dei materiali alla corrosione, ma i vantaggi di questo processo si estendono anche al venir meno dei rischi di rottura dei pezzi, come invece avviene con la zincatura elettrolitica.

Dunque si parla di un trattamento affidabile che assicura performance di elevata qualità da parte dei produttori di particolari meccanici, e che è vantaggioso anche per le produzioni di massa. E inoltre assicura una copertura uniforme del pezzo, con una buona capacità di rivestimento anche degli spigoli.

L’esperienza nel settore e la grande capacità di innovazione rendono T.M.G. una azienda leader nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione conto terzi.

Oggi la nostra azienda non è solo un punto fermo per chi è alla ricerca di una torneria in Veneto, ma rappresenta anche un riferimento sul mercato internazionale.

Zincatura meccanica: i vantaggi rispetto alla zincatura elettrolitica

La zincatura meccanica è un procedimento di zincatura che avviene all’interno di una betoniera in cui gli oggetti vengono fatti ruotare, insieme ad una percentuale variabile di polvere di zinco, ad altissime temperature, in modo da ottenere la diffusione termica dello zinco e quindi rivestire l’oggetto di una patina anticorrosione.

La differenza rispetto alla zincatura elettrolitica consiste in primo luogo proprio nel procedimento: il processo di zincatura elettrolitica infatti non utilizza alte temperature, ma prevede che gli oggetti vengano immersi in una soluzione elettrolitica contenente sali di zinco. Il “passaggio” dello zinco sulla superficie da zincare avviene attraverso una scarica elettrica, che permette allo zinco di depositarsi appunto sul materiale da zincare.

Zincatura meccanica o zincatura elettrolitica?

Come abbiamo visto si tratta di due procedimenti che avvengono in modo diverso: uno dei motivi per cui la zincatura meccanica si rivela vantaggiosa, soprattutto nelle lavorazioni industriali, è che il procedimento meccanico di zincatura permette di effettuare produzioni di massa, con un buon rapporto qualità-prezzo ed un notevole risparmio in presenza di grandi quantità di pezzi da zincare.

Il secondo motivo che rende la zincatura meccanica più performante rispetto a quella elettrolitica è che questo tipo di trattamento permette di ottenere un rivestimento anticorrosivo molto più resistente, perché avviene attraverso la diffusione termica dello zinco, invece che attraverso elettrolisi.

Grazie al calore lo zinco aderisce meglio alla superficie dei pezzi da trattare e resta esente da problemi di infragilimento da idrogeno, cosa che la zincatura elettrolitica non garantisce.

Zincatura meccanica: cos’è e come si effettua

La zincatura meccanica, detta anche sherardizzazione, è un procedimento molto utilizzato in vari settori industriali, soprattutto nella realizzazione di piccoli pezzi da assemblaggio, come viti, chiodi e rondelle.

A differenza dei processi elettrolitici, la zincatura meccanica avviene, appunto, attraverso un procedimento meccanico che permette di “rivestire” i pezzi di una patina di zinco, che li rende anticorrosivi e resistenti all’infragilimento da idrogeno.  Scopriamo insieme nei dettagli come avviene il processo di zincatura meccanica.

Zincatura meccanica: come avviene 

Gli oggetti da zincare, che come dicevamo sono in generale piccoli pezzi da assemblaggio, vengono sottoposti a rotazione all’interno di un cilindro girevole riscaldato ad altissime temperature.

La macchina per la zincatura si presenta in sostanza come una sorta di betoniera, la cui temperatura interna oscilla tra i 320 e i 400 gradi, all’interno della quale vengono inserite sostanze come la polvere di zinco, in una percentuale variabile tra il 20% e il 25%, e un coadiuvante, come la sabbia bianca che permette di ottenere, appunto, l’effetto zincato.

Ruotando all’interno di questo cilindro, grazie al movimento rotatorio e alle alte temperature, gli oggetti acquisiscono un rivestimento anticorrosivo grazie alla diffusione termica dello zinco.

I prodotti sottoposti a zincatura meccanica possono in seguito essere trattati anche con fosfato di zinco, in modo da ottenere una superficie pulita.

È importante sapere che esistono 3 classi di zincatura meccanica, che variano a seconda dello spessore del rivestimento di zinco, quindi della resistenza alla corrosione della zincatura, e che può variare dai 5-10 micrometri della prima classe, ai 10-30 micrometri della seconda, agli oltre 30 micrometri della terza classe.