Tornitura teflon: ecco come si effettua

tornitura teflon

Il teflon è un materiale attualmente molto impiegato, vista la sua resistenza, per diversi scopi: non soltanto il tradizionale rivestimento per padelle e pentole antiaderenti, che tutti conosciamo, ma anche per realizzare guarnizioni, filtri, valvole e altri tipi di protezioni che devono essere anticorrosive e antiadesive.

Chimicamente il teflon è un polimero che si chiama politertrafluoroetilene, formato da carbonio e fluoro, e si presenta come una polvere bianca, inodore, talmente leggera da galleggiare sull’acqua, insolubile anche ai solventi chimici. Lavorare il teflon sia al tornio sia alla fresatrice non è molto difficile, ma bisogna usare degli accorgimenti specifici per evitare di danneggiare il materiale e commettere degli errori nella lavorazione che possono compremetterne l’esito finale.

Vediamo insieme come realizzare la fresatura e la tornitura del teflon correttamente e senza rischi.

Fresatura teflon

Per lavorare bene il teflon alla fresatrice è importante avere degli utensili di lavoro che siano molto affilati: alla fresa si può utilizzare qualunque velocità, perché il teflon è un materiale resistente alle alte temperature, non infiammabile e che non conduce elettricità. Per la rifinitura è meglio non usare velocità eccessive perché, benché resistente, il teflon è leggermente comprimibile, quindi una forza eccessiva potrebbe andare a “pesare” sul pezzo modificandone la forma.

Tornitura teflon

Al tornio vale lo stesso discorso: così come per la fresa, anche nel caso tornio gli utensili devono essere molto affilati e avere la spoglia positiva. Attenzione però ai trucioli, che essendo resistentissimi rischiano di diventare pericolosi perché potrebbero bloccare il tornio o attaccarsi alle mani: per eliminarli conviene quindi fermare il tornio ed eseguire l’operazione in sicurezza.

Lascia un commento