Tornitura teflon, come si effettua questa lavorazione

Tornitura teflon

Ne avrete sicuramente sentito già parlare e buona parte dei vostri utensili da cucina sono composti da questo materiale: il teflon è il re delle nostre case, anche e soprattutto per via della sua incredibile resistenza e per la sua tendenza a durare molto a lungo nel tempo. Ampiamente utilizzato per rivestire pentole e padelle antiaderenti, il teflon si trova spesso anche in guarnizioni, filtri, valvole e protezioni che siano anticorrosive e antiadesive. Non è solo molto resistente, è anche particolarmente malleabile, al punto che lavorarlo al tornio non è particolarmente difficile. La tornitura del teflon è, infatti, molto diffusa, purché però si seguano determinati accorgimenti, volti a rendere la lavorazione del prodotto sicura e senza il rischio di danni collaterali durante il processo. 

Prima di lavorare il teflon al tornio, preoccuparsi che gli utensili siano affilati. Appurata questa cosa, prestare la massima attenzione ai trucioli derivati dalla tornitura del teflon, perché potrebbero incastrarsi all’interno del macchinario e comprometterne le funzionalità (ma potrebbero banalmente anche attaccarsi alle mani e rendere complicati ulteriori movimenti).  Per la tornitura del teflon si utilizzano in generale gli stessi strumenti che servono per lavorare i metalli: essendo, però, un materiale plastico, il teflon ha semplicemente bisogno di qualche accorgimento in più, per evitare che il materiale si comprometta durante la lavorazione. 

Quella della tornitura è una pratica sempre più diffusa, perché è facile, pratica, relativamente economica e può produrre risultati anche notevoli in pochissimo tempo. 

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