Tornitura teflon: la lavorazione delle materie plastiche

Tornitura teflon

Le materie plastiche sono molto adatte e attualmente molto utilizzate, al pari dei metalli, in svariati settori industriali grazie alle loro proprietà di resistenza e flessibilità. Proprio come i metalli, le materie plastiche vengono lavorate grazie all’ausilio di macchinari come fresatrici e torni: benché il procedimento di lavorazione sia simile, è tuttavia necessario prestare le dovute attenzioni e fare le dovute differenze quando si passa dalla lavorazione dei metalli a quella di materiali plastici. Le materie plastiche infatti hanno le loro caratteristiche meccaniche e chimiche specifiche, e devono essere lavorate in modo adeguato se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti.

Esistono diversi tipi di lavorazione delle materie plastiche che vengono attualmente utilizzati a livello industriale per produrre lastre, barre, profilati, rulli, boccole e tanti altri componenti, in tutto e per tutto simili a quelli realizzati in metallo. Tra le lavorazioni più utilizzate per le materie plastiche ci sono vari tipi di stampaggio, a iniezione, per compressione e per trasferimento, l’estrusione, la pultrusione, la calandratura etc.

Una delle materie plastiche ampiamente utilizzate è il teflon: questo materiale, noto per le sue caratteristiche meccaniche di grande leggerezza e capacità isolante, può essere in realtà lavorato come un vero e proprio metallo, alla fresa oppure al tornio, utilizzando però degli accorgimenti specifici.

Tornitura teflon: come effettuarla

In primo luogo, per la lavorazione del teflon è necessario utilizzare lame e taglienti dalla spoglia positiva e sempre ben affilati, da far ruotare ad una velocità alta. Il teflon è un materiale che si taglia facilmente, ma bisogna fare attenzione perché è soggetto anche a sbeccature con altrettanta facilità. Il consiglio quindi è di affondare poco la lama, soprattutto in fase di rifinitura, quando la velocità delle lame va anche abbassata leggermente per evitare di deformare il pezzo.

Il teflon così lavorato può essere utilizzato per realizzare pezzi meccanici dallo scarso attrito e pezzi elettronici dall’elevato potere isolante e resistenti a temperature molto elevate, fino a 300 gradi.

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