Le fasi dell’anodizzazione dei metalli

L’anodizzazione dei metalli è un processo elettrochimico irreversibile, noto anche come ossidazione anodica, attraverso cui sulla superficie del metallo si crea uno strato protettivo di ossido di alluminio. Lo scopo del trattamento è di proteggere i metalli come l’alluminio, il titanio, lo zinco e il magnesio dall’usura e dall’esposizione ad agenti esterni. Si tratta di un processo fondamentale per prevenire la corrosione e l’abrasione, dovuta al sovrautilizzo.

Con l’anodizzazione si dona durezza e consistenza al materiale oggetto del trattamento. Oltre alla protezione dalla corrosione, questa tecnica di lavorazione rappresenta un ottimo ancoraggio per i colori, garantendo isolamento elettrico e conducibilità termina.

Ossidazione anodica dei metalli: le tre fasi dell’anodizzazione

Per creare patina di ossido di alluminio che va a coprire la superficie del metallo è necessario che questo reagisca con l’ossigeno durante il processo di elettrodeposizione. In via preliminare è previsto un pretrattamento dei materiali (spazzolatura, sgrassatura, decappaggio, satinatura, neutralizzazione); la fase successiva è la vera e propria ossidazione anodica, formando uno strato poroso e protettivo del metallo; la fare finale è quella della finitura, appunto, che prevede l’oliatura del metallo.

Al termine del processo di anodizzazione, cambiano qualità e stato fisico del metallo, che acquisirà caratteristiche diverse. In questo modo, si aumenta la durezza del materiale, garantendo un vero e proprio isolamento termico a lungo termine. A seguito del processo di anodizzazione, è possibile migliorare il metallo esteticamente applicandogli, eventualmente, uno strato di colore. 

Acciaio inox 304: cosa vuol dire, differenza con AISI 430 e 316 e destinazione d’uso

Nel campo delle lavorazioni meccaniche di precisone non si può parlare genericamente di “acciaio inossidabile”. A dimostrarlo è l’acciaio inox AISI 304. Scopriamo cos’è e a cosa serve! 

L’espressione “acciaio inossidabile” abbraccia molte attività umane ma, quando si tratta di componentistica meccanica di precisione, occorre fare dei distingui. Più che di “acciaio inossidabile” infatti si dovrebbe parlare di “acciai inossidabili” con caratteristiche e destinazioni d’uso differenti. 

Che materiale è AISI 304? 

L’AISI 304 è un acciaio inox austenitico amagnetico quando viene sottoposto alla ricottura e lievemente magnetico se viene lavorato a freddo. Non è un acciaio inossidabile che si può indurito, ma può essere temprato mediante il processo di deformazione a freddo. 

Cosa vuol dire AISI 304? Questo acciaio è caratterizzato da un contenuto di cromo compreso tra il 18 e il 20% e una quantità di nichel compresa tra l’8 e l’11%. Ha una densità pari a circa 7,9 kg/dm3. 

Da un lato l’acciaio AISI 304 non teme la ruggine ed è resistente all’ossidazione e alla corrosione grazie alla presenza del cromo mentre dall’altro lato la quantità di nichel ne favorisce la lavorabilità (es. piegatura, saldatura e lavori meccanici). Questo tipo di acciaio inossidabile del gruppo degli austenici vanta una bassissima quantità di carbonio e tollera un range che arriva fino allo 0,080%. Per quanto riguarda la conducibilità termica dell’acciaio inox AISI 304, invece, bisogna tenere a mente un valore pari a 20°: 15W/(m×K). 

Acciaio AISI 304 VS altri acciai inossidabili 

L’American Iron and Steel Institute identifica diversi tipi di acciaio, definiti erroneamente tutti con la sigla AISI. Ad ogni modo si tratta di una famiglia di acciai con almeno l’11% di cromo (proprio come l’AISI 304). L’acciaio AISI 304 non è l’unico acciaio inossidabile resiste alla corrosione che viene utilizzato nei vari campi di applicazione: ci sono anche l’acciaio inox AISI 430 e l’acciaio inox AISI 316. 

Il confronto AISI 430 VS 304 descrive il primo come un acciaio di tipo ferritico indicato per la realizzazione di camere di combustione e forni grazie alla sua notevole stabilità termica e alla sua elevata temperatura di fusione. Per quanto riguarda l’acciaio inox AISI 316, invece, si tratta lega austentica con molibdeno, cromo e nichel in cui la presenza del primo aumenta la resistenza dell’acciaio alla corrosione (sia elettrolitica che intergranulare). Per questo viene usato nel settore chimico e in campo alimentare. 

Come capire acciaio inox AISI 304 e 316? A fare la differenza tra i due acciai è la presenza di molibdeno: l’AISI 304 non contiene molibdeno mentre l’AISI 316 sì. Per capire se si tratta acciaio inox 304 o 316 è possibile acquistare un reagente apposito da versare su una parte levigata: l’eventuale cambio di colore indica la presenza di molibdeno. Altrimenti si tratta di AISI 304. 

Qual è il miglior acciaio inox? La risposta dipende dal campo di applicazione, ma solitamente si parla di acciaio inox austenitico. 

Campi di applicazione dell’AISI 304 

L’acciaio inox AISI 304, grazie alla sua scheda tecnica eccezionale, può essere considerato uno degli acciai inossidabili più diffusi. La descrizione dell’acciaio  inox AISI 304 ci riporta all’acciaio per alimenti 18-10 usato per produrre pentole e posate. Ma non solo. L’AISI 304 viene utilizzato anche nell’industria petrolifera, tessile, chimica e farmaceutica, ma anche per costruire gli elementi decorativi dell’auto, le decorazioni architettoniche e i complementi d’arredo. È facile trovare l’acciaio AISI 304 in serramenti, serbatoi, autoclavi a carattere industriale, dispositivi di controllo dell’inquinamento e altro ancora. 

Qualsiasi sia il campo di applicazione scelto, complice la stabilità chimica, l’acciaio inox AISI 304 si rivela quasi eterno. 

Centro di lavoro CNC: a cosa serve e perché è importante

Per centro di lavoro si intende un macchinario utensile a controllo numerico (CNC). Il controllo numerico è un input di automazione fornito a un macchinario attraverso un dispositivo elettronico, che consente la lavorazione in serie di un componente meccanico in tempi piuttosto brevi. Il controllo numerico si può applicare a diverse operazioni meccaniche, come ad esempio la fresatura e la tornitura. 

Cosa sono, quindi, questi centri di lavoro CNC e perché sono così importanti nel mondo delle componenti meccaniche? Cerchiamo di capirlo insieme. 

Cos’è un centro di lavoro CNC? 

Innanzitutto, il centro di lavoro è, come abbiamo già anticipato, un macchinario utensile polifunzionale che, grazie alla presenza di una programmazione a controllo numerico, può svolgere un numero elevato di operazioni in serie. Esistono diverse tipologie di centri di lavoro a controllo numerico, ognuna adattabile a seconda di una specifica esigenza. Solitamente, si tratta di macchinari ad altissima precisione che lavorano su grandi flussi di lavoro e su una scala piuttosto elevata di prodotti da realizzare in serie. 

Perc affidarsi all’ausilio di un centro di lavoro a controllo numerico? 

Le aziende che si affidano a centri di lavoro CNC lo fanno perché hanno bisogno di acquistare componenti meccaniche in grandi quantità e hanno bisogno dei loro materiali in pochissimo tempo. I centri di lavoro a controllo numerico, tuttavia, hanno numerosi altri vantaggi, come ad esempio la precisione nella lavorazione e la possibilità di lavorare in serie riducendo il rischio di errori quasi a zero. Il grande pregio di questi macchinari è la possibilità di correggere gli errori in corso d’opera, riducendo sensibilmente i tempi di stasi. 

Centro di lavoro controllo numerico: le tipologie

Cosa è un centro di lavoro controllo numerico e come funziona? Per chi è addetto alla meccanica di precisione la risposta è semplice: un centro di lavoro è una delle macchine utensili più conosciute e che sfrutta il meccanismo del controllo numerico. La sua caratteristica principale è quella di poter eseguire più operazioni meccaniche (fresatura, tornitura, foratura, alesatura, ecc.) con lasportazione di materiale da un pezzo grezzo attraverso un apposito utensile. 

Sulla base del posizionamento dellasse del mandrino è possibile individuare diverse tipologie di centri di lavoro: 

  • centri di lavoro controllo numerico verticali; 
  • centri di lavoro controllo numerico orizzontali. 

In entrambi i casi il mandrino, apposito dispositivo meccanico, viene installato su una macchina utensile. Oltre al mandrino i centri di lavoro a controllo numerico presentano un autocentrante che ha la capacità di serrare diverse tipologie di pezzi dalla forma quadrata, circolare o esagonale. Come il centro di lavoro esistono anche diverse tipologie di mandrino: 

  • mandrino con motore esterno e autocentrante a tre o quattro ganasce; 
  • mandrino non autocentrante con motore interno, anche chiamato elettromandrino e che nei centri di lavoro si usa per le fresatrici ad alta velocità. 

Area di lavoro a controllo numerico  

Nella distinzione delle varie tipologie di centro di lavoro a controllo numerico è importante anche larea di lavoro. Sulla base delle sue dimensioni viene determinata la dimensione della zona di attività del mandrino e le dimensioni degli assi influiscono sulla dimensione massima dei pezzi da lavorare e sul tipo di lavorazioni che possono essere effettuate. 

Procedimenti per la tornitura del teflon

Il teflon è il rivestimento antiaderente per eccellenza. Per intenderci è lo stesso che solitamente ricopre e protegge le nostre padelle in cucina. Il teflon è un materiale sintetico pressoché moderno, derivato dal fluoro e impiegato per rendere i materiali più resistenti e durevoli nel tempo. Nasce come polvere bianca e volatile per poi trasformarsi in pellicola di copertura, completamente isolante e perfetta per proteggere anche i materiali altamente logorabili. 

Resistendo a un calore che supera decisamente i 300 gradi, il teflon è utilizzato senza dubbio per proteggere il pentolame della nostra casa, ma anche per coprire filtri, guarnizioni e valvole e proteggerle dall’usura data da tempo e impiego costante. 

Per lavorare il teflon, però, è necessario quello che solitamente si chiama tornitura. Vediamo insieme di cosa si tratta. Attraverso la tornitura del teflon, il materiale si applica perfettamente al metallo da proteggere, rendendolo più robusto e resistente – e pronto, quindi, per l’utilizzo.

Immaginate, ora, una pentola senza lavorazione del teflon su di essa: col tempo, non solo rischierebbe di logorarsi, ma addirittura risulterebbe potenzialmente dannosa, anche per il nostro organismo. Grazie al teflon, invece, il materiale è protetto e in grado di resistere all’usura e al tempo che scorre inesorabile. 

La tornitura del teflon può avvenire utilizzando macchinari CNC, cioè a controllo numerico, grazie ai quali è possibile comunicare a un software il numero di prodotti finiti da realizzare e il resto del lavoro spetterà poi al macchinario stesso, che procederà indisturbato alla lavorazione del prodotto finale. 

Tornio CNC: cos’è e come funziona

Il tornio CNC (ovvero Computer Numerican Control) è attualmente l’evoluzione più alta del macchinario nella sua versione base. Fa tutto ciò che fa quest’ultima, però la sua lavorazione avviene in un totale automatismo controllato da un computer interno. In sostanza i parametri del pezzo desiderato vengono inseriti in un programma e le varie componenti della macchina si muovono comandati dal computer.

Al computer stesso arrivano poi dei segnali provenienti da vari laser posti in punti essenziali: in questo modo riesce a tenere d’occhio in maniera costante il buon andamento del lavoro. I laser sensori potrebbero registrare che il pezzo non rientra più nelle dimensioni impostate: in questo caso il sistema corregge tutto subito. Si tratta dunque, come si può intuire, di lavorazioni meccaniche di precisione assoluta, che rasenta la perfezione, con l’operatore che controlla i dati forniti dal computer e i prodotti finiti.

Esistono diverse tipologie di torni CNC: di seguito andiamo a vedere quelli automatici e a ripresa.

Torni automatici CNC Verona

Grazie ad una serie di meccanismi complessi, ogni operazione – anche il bloccaggio dei pezzi sul madrino – avviene in modo automatico. Grazie ad esempio ai torni automatici a camme da barra si può produrre in grandi serie di pezzi uguali tra di loro. In genere si tratta di elementi di dimensioni medio-piccole, ricavari da barre metalicche (viti, boccole, perni, dadi, anelli ecc.).

Torni CNC da ripresa Verona

Si tratta di un’altra particolare tipologia di lavorazione con il tornio: qui il pezzo in lavorazione, dopo un primo piazzamento per una serie di lavorazioni, viene rimosso e successivamente riposizionato nella morsa, così da effettuare una seconda serie di lavorazioni (la ripresa). In sostanza si parte da un semilavorato da cui può essere realizzato un prodotto particolare, attraverso uno o più posizionamenti sulla morsa. Così facendo si possono realizzare tutte le lavorazioni necessarie per portare a compimento il particolare meccanico.

Cosa offrono i centri di lavorazione di alluminio?

Ci sono aziende che si occupano principalmente della produzione di prodotti in alluminio realizzate con macchine CNC. Ci sono principalmente attrezzature, seghe e macchinari.
Aziende di lavorazione CNC di alluminio offrono macchine e attrezzature in alluminio per segare, tagliare, spargere, trapanare, forare, fresare, coprire ed estrudere. Ci sono
macchine o seghe in alluminio utilizzate per tagliare alluminio e altri materiali ferrosi.
Questi includono:
  • Chop di alluminio;
  • Troncatrici in alluminio;
  • Troncatrice abrasiva;
  • Troncatrici Compound;
  • Arresti programmabili;
  • Seghe metalliche a braccio radiale;
  • Troncatrici di precisione;
  • Doppio rivestimento obliquo;
  • Alluminio up cup;
  • Fermi in alluminio;
  • Copy Router;
  • Crimpatrici;
  • Posizionatori in alluminio;

Centri meccanizzati per l’estrusione di alluminio.

Se avete bisogno di estrusioni di alluminio ci sono centri che forniscono macchinari CNC a 3 assi, 4 assi e 5 assi per fresatura, scanalatura, bucare, tagliare e per scorrere il foglio di
alluminio. Le industrie come FOM offrono macchinari per la lavorazione dell’alluminio e del PVC.

Router CNC in alluminio.

I router CNC sono ampiamente utilizzati per lavorazione di lamiere in alluminio. I router CNC non sono solo veloci, ma offrono anche un’accuratezza di qualità per la lavorazione
dell’alluminio. I router CNC sono disponibili a 3 o a 5 assi. I centri di lavorazione che utilizzano il CNC forniscono prodotti di qualità e buoni a seconda di ciò che cerchi grazie ai 3 assi, 4 assi e 5 assi già disponibili.